sabato 12 luglio 2008

QUALCOSA SULLA NOSTRA VITA

SIAMO DA TRE ANNI IN ITALIA, AL INIZIO ERA DIFFICILE TROVARE IL LAVORO
PERCHE NON SAPEVAMO PARLARE LA LINGUA. AVEVO DIFFICOLTA A INIZIARE PER PAURA DI SBAGLIARE, MA E MEGLIO PROVARE, COSI SI IMPARA.
ORA VA MEGLIO PERCHE SIAMO ENTRATI NELLA COMUNITA UE. E MOLTO DIVERSO DA PRIMA, ORA NON DOBBIAMO AVERE PAURA DI NULLA. MA LA VITA DI OGNI GIORNO E SEMPRE PIU CARA.
HO INCONTRATO DEGLI ITALIANI CHE SONO STATI IN ROMANIA, E SI SONO TROVATI MOLTO BENE.

KYTI, VALE

Multumesc pentru tot ce ati facut pentru mine,
sunteti superbi.
Va doresc o vara plina de bucurii!
Stuparu Dumitru

Ringraziamenti

Siamo arrivati a fine di questo corso. Io personalmente sono molto soddisfata di quello che abbiamo imparato durante questi tre mesi, e del fatto che ho conosciuto tante persone vicino alle quale ho passato momenti piacevoli e che sono state per me una fonte preziosa di affetti, di amicizia. Desidero che questi forti rapporti continuassero anche nel futuro.
All'inizio erò molto curiosa di vivere un'esperinza nuova, di vedere un'aula e conoscere degli insegnanti, di vedere come viene organizato un processo educativo qui, in Italia.
Mi sentivo sconcertata, non sapevo a che porta potevo bussare, in che direzione andare per trovare le informazioni di quali avevo bisogno. Qui nel corso ho avuto l'opportunità di chiarire tutti questi dubbi, e ora mi sento più tranquilla, poco stressata.
Ringrazio a tutti i docenti e a tutti colloro che si sono occupati dell'organizzazione di questo corso, che ci hanno sostenuto ed aiutato tantissimo in questo proficuo e bello viaggio.
Ringrazio di tutto il mio cuore a tutti, e alla prossima!
12.07.2008
PARLOG LENUTA

venerdì 11 luglio 2008

Ciao,sono Laura e voglio scrivere come posso comunicare con la mia famiglia.

E' difficile per una persona quando deve comunicare lontano. Lo so, esistono telefonini, computer, Internet, ecc., ma deve avere soldi per pagare tutto: casa, tessera, tasse.
Quando una persona lavora poche ore al giorno come si fa? Io sono una persona di quelle che lavorano poco, ma posso comunicare con mia figlia nei miei paese per telefonino, spero che troverò un lavoro per comprare anche un computer. Si può parlare facilmente con tutte due, e la carta telefonica internazionale mi aiuta, ma tempo vola e non dici due parole e la scheda finita.
Dobbiamo fare sforzi per non spendere tanto: diciamo come stai, come sto io, come sta il mio nipote, e basta. In Italia guardo la mia nipotina, e per questo motivo non posso lavorare. Sono qui per aiutare e penso che non è poco, per me significa tanto. Sono una persona seria, tranquilla,allegra, molto attenta, mi piace lavorare, leggere, mi sembra che il giorno è un po' corto, il lavoro non finisce mai.
Devo ringraziare per il Progetto FA-RO , per questo corso, per tutte le idee dei docenti,che sono stati bravissimi, e li dico con tutto il cuore GRAZIE

Comunicazione con la famiglia.

Allora ci siamo in anno 2000 quando sono arrivato in Italia,era mese di agosto mi sembrava un altro mondo. dopo tre giorni di viaggio con pullman ero multo stanco, mi hanno lasciato all'autogrill di Bologna. Prima cosa ho cercato un posto di telefono per telefonare subito alla famiglia, nella quale sono rimasti molto male. Ho sentito la mia figlia rimasta di 5 anni poi mio figlio di un mese mezzo. la moglie era distrutta, a Firenze ero aspettato da mia sorella e dal cognato. dopo un mese ho trovato lavoro, ero molto contento, comunicavo con la famiglia, le cose andavo molto bene. Dopo 8 mesi mi ha raggiunto la moglie. Ho passato 8 anni; sono molto contento di questo paese, il quale mi ha dato la possibilità di lavorare e di raggiungere i miei sogni. ho sentito di questo corso FA-RO per me è stato un grande successo per comunicare con la famiglia e con amici. ringrazio Istituto degli Innocenti per questa possibilità di imparare il computer. Ringrazio i
professori Emanuele Dattoli , Raffaella Pregliasco ,Silvia Lelli ,Paola Pistacchi , Tommaso Eredi , Erica Bagni e la nostra tutora Viorica e Catalina e tutto il resto dell'istituto.
Un grande saluto da Pavel Chioveanu (cuoco-chef)
saluto tutti i miei colleghi del corso.

CONSEGNA DEGLI ATTESTATI FA-RO

Cari amici FA_RO, so che tutti aspettate gli attestati dopo un lungo e bellissimo percorso ...Ebbene... sono contentissima di informarvi che tutti coloro che hanno frequentato il corso riceveranno gli Attestati di Partecipazione al corso FA-RO in una data da stabilire insieme nel mese di settembre 2008. Spero che tutti siano contenti quanto me e auguro a tutti una buona estate, buone vacanze, buon riposo e buon divertimento, perché tutti ve lo meritate dopo un anno pieno di fatica e lavoro. Un saluto, abbiamo fatto un buon lavoro insieme, sono contenta dei nostri progressi...e.........la Romania ci aspetta!!!!!!!!!!!!

GIUDIZI DIFFICILI - risposta al post del 23 giugno 2008

Le parole dette da te sono un po' dure nella parte finale del tuo commento...secondo me non hai usato la parola giusta "fatarnic", forse è un po' troppo eccessivo, avrai di sicuro incontrato delle persone brave e oneste...mi dispiace che tu ti sei espresso così, perché non è vero, NESSUNO CONOSCE UN'INTERA SOCIETÀ ...con quante persone sei entrato in contatto, quante ne hai conosciute? Quante diverse categorie di persone possiamo incontrare nella vita? Capisco le tue esperienze, infatti la prima parte del commento è un po' commovente, e mi dispiace che hai dovuto concludere con quest'immagine amara...
NOI LOTTIAMO CONTRO IL RAZZISMO, (incluso te, che hai partecipato alle nostre discussioni), abbiamo non so quante volte parlato con i professori di questa ingiustizia verso i rumeni,provocata da quella piccola parte di quei 'cattivi' che rovinano l'immagine del nostro paese ,amplificata dai media italiani,... e tutti abbiamo espresso il nostro punto di vista... E ora...? Hai fatto praticamente la stessa cosa che altri hanno fatto a noi. Spero che un giorno tu possa cambiare l'idea, perché se tutti la pensassero come te...guerra sicura tra le nazioni...Rifletti un po'...Non te la prendere, solo rifletti...Non possiamo generalizzare, tutti siamo buoni e cattivi...con affetto, Georgiana

giovedì 10 luglio 2008

MIO PARERE

Mi chiamo IULIA ,ho frequentato di meno questo corso perché ci lavoro tanto, e per quanto sono venuta sono riuscita abbastanza a integrarmi nel gruppo.Nella vita bisogna secondo me essere ottimisti,sennò... si va poco avanti. Vivere bene nella società si può ma solo se noi viviamo bene con noi stesi.. sennò e difficile creare rapporti di qualsiasi tipo essi siano.I momenti di rabbia che ogni persona ha dentro di se, gli ha per il fatto che ancora non e curato spiritualmente.Secondo voi non e possibile che quella persona sbagli? Per me si, ed e molto facile,sia nel farsi una vita più tranquilla,sia nel farsi le amicizie ma piuttosto in ciò che riguarda esprimere un parere, in còo che vuole dire veramente la vita, in come sono fatte le persone, i popoli...........Ci stanno dei momenti difficili per tutti, parliamo di razzismo ma tanti non sanno cosa vuole dire .Ci scusiamo per i nostri piccoli momenti di rabbia e di sfogo, ma non bisogna tenere conto di ogni piccola cosa che viene detta nei momenti di rabbia.Noi, i corsisti abbiamo preso questo blog come un posto dove ci possiamo sfogare.. riportare le nostre esperienze.. i nostri pensieri e nei momenti di rabbia il posto dove ci possiamo sfogare senza vergognarci,senza pensare due volte prima di scrivere, e da qua i sbagli, i malintesi . Ora ho fame e purtroppo non posso più fermarmi a scrivere ma ci sarebbe tanto tanto da dire .Non create sempre solo casino ma facciamo delle belle cose insieme,creamo noi rumeni una bella immagine su di noi, questi che abbiamo frequentato il corso,ma anche i italiani che conosciamo una buona immagine su di loro cosi possiamo tenere un rapporto bello per anni.Anche se il finale può sembrare un po duro ma questo e solo perché voglio che le cose vadano bene e che il gruppo rimanga compatto!Siccome ognuno di noi penso che abita in un condominio dove stanno delle regole per una buona convivenza a lungo, tipo(dopo le 23:00 non più trapano,musica alta e tante altre ancora),immaginatevi che Italia ,Firenze sia un grande condominio e che le regole che sono devono essere rispettate da tutti noi, non solo da italiani, ma anche da noi stranieri che per il momento o per vita soggiorniamo in questo condominio grande. E POI LE COSE ANDRANNO MEGLIO ,SPERATE SPERIAMO SPERO ..........

Texte Biblice.. Ioan 3 16 ..fiindca atat de mult a iubit Dumnezeu lumea incat a dat pe singurul sau Fiu ca oricine crede sa nu piara ci sa aiba viata vesnica. Dumnezeu ne-a iubit si ne-a iubit pana la capat prin marea lui iubire.. Iisus a platit la Golgota . Pentru tine si pentru mine apoi s-a-naltat la cer si ne-a lasat o fagaduinta: "Eu ma duc la Tatal si Tatal va va da un alt mingetor pe Duhul Sfint, El va va calauzi in tot adevarul, multumiri fie aduse bunului Tata ceresc .Poate sa se mute munti, sa se clatine dealurile, dar dragostea Mea nu se va muta de la tine", zice Domnul care are mila de tine.. aceasta fagaduinta este pentru intriga omenire, depinde de vointa noastra a tuturor, Iisus zice:" eu stau la usa si bat, daca aude cineva si deschide voi intra la el si voi cina cu el si el cu mine." Adica el bate la usa inimi tale.

sofica

comunicazione

Sono arrivata in Italia otto ani fa, e miei figli erano rimasti in Romania
All’inizio la comunicazione con loro era possibile tramite le lettere che facevo più spesso e qualche volta prendevo una scheda che potevo usare dal telefono pubblico al telefono fisso.
Dopo due anni ho comprato un telefono mobile e abbiamo cominciato a parlare più spesso con loro. Adesso posso dire che la comunicazione con loro è molto diversa rispetto a prima, perché abbiamo a disposizione anche internet. Io sono molto contenta perché ho imparato a usare il computer e potrei comunicare meglio. Allora voglio ringraziare tutti coloro che hanno organizzato questo corso e cosi ho avuto anche io la possibilità di imparare

rodica

una giornata molto dura.

Astazi 10 iulie 2008 am avut ozi foarte grea. Nu mai stii cum sa-ti organizezi timpul daca, reusesti sa rezolvi toate treburile pe care ti lea-ai propus, pentru a le rezolva intro zi este foarte bine de no este foarte dificil,ca sa mai rezolvi a doua zi ce trebuia deja terminat de eri pentru ca ramin toate nefacute,si se ivesc alte si alte probleme noi de rezolvat, de aceea ce se poate face azi nu trebue lasat pentru ziua de miine. A-ti inteles ''. De ecsemplu eu am avut de rezolvat astazi mai multe probleme m-am straduit,dar nu am putut sa rezolv nimic pentru ca m-am strduit sa le fac pe toate.
A fost o caldura teribila la munca nu am reusit sa rezolv mai nimic din cauza caldurii, si mai ales din cauza oamenilor neseriosi, care vrea numai sa profite. de de om si daca se poate cit de mult.

Stelian

martedì 8 luglio 2008

Razzismo, sempre in primo piano

La mentalità aperta di alcuni dovrebbe far pensare altri. Il razzismo è una cosa abbastanza difficile da capire. Non possiamo permetterci di catalogare un popolo. Non conosciamo niente della loro società.
Il post pubblicato dagli antropologi dovrebbe essere letto da tutti noi,più volte, e provare a capirlo. Si può parlare di razzismo subìto, però dobbiamo ricordarci di non essere razzisti a nostra volta. La società non ha dato abbastanza importanza al coltivare una mentalità aperta ai suoi componenti.
Dovremmo avere un appoggio dai politici e dai media, però loro ci mettono solo uno contro l’altro. Io penso che c’è ancora strada da fare per noi e la nostra società fino ad arrivare a allevare i nostri bambini senza il concetto di discriminazione (come, per esempio, crescono i bambini di nazionalità ungherese nati in Romania; chi è cresciuto dalle mie parti lo sa).

Prin El exista totul:zimbet si caldura, dragoste si culoare, stea si cruce, pamant si cer ,lumina si vis
Lacrima de fericire si ganduri de iubire.
El –siguranta zilei de maine si certitudinea clipei de acum.Adevar si Puritate,Dor si Vesnicie , Infinit si Dragoste :El exista si e tot ce exista.


Motto:
“Dumnezeu a pus putin din frumusetea Sa in flori, putin din slava Sa in stele putin din puterea Sa in atom, dar toata dragostea in om.”

lunedì 7 luglio 2008

APPELLO ANTIRAZZISTA DI UN GRUPPO DI ANTROPOLOGI

Cari,
mi sembra interessante far conoscere l'appello antirazzista di un gruppo di antropologi a cui appartengo. Questo momento storico richiede un impegno sociale e di partecipazione politica sempre maggiore; l'appello illustra la posizione scientifica che sottoscrivo e che vi sottopongo per una riflessione.

APPELLO a Media e istituzioni
La situazione attuale impone oggi a noi, antropologhe e antropologi italiani, una presa di posizione di fronte alla diffusione di una cultura razzista che sembra farsi egemonica nella società e nella politica del nostro paese, come altrove in Europa e nel mondo. I fenomeni recenti di persecuzione razziale, sottoforma di attacchi squadristi o di pogrom nei confronti di popolazioni immigrate, rom e sinti, non costituiscono una semplice espressione di malessere sociale. Dal momento che i media e la maggior parte degli esponenti politici di qualsiasi schieramento vi trovano giustificazioni e conferiscono loro legittimità politica e morale, questi fenomeni apparentemente “popolari” di intolleranza e discriminazione rappresentano piuttosto il sintomo di una cultura razzista condivisa nella società, nella cultura e nella politica che si sta diffondendo e si sta alimentando sotto l’impulso stesso dei canali di informazione e delle istituzioni.
L’ultimo decreto legge in materia di sicurezza e immigrazione costituisce la concretizzazione legale di questa cultura razzista.
Non si tratta semplicemente di contestare la validità costituzionale di alcune nuove formule giuridiche, come l’invenzione del “reato di clandestinità”, o della violazione con tale decreto di trattati internazionali per la difesa dei diritti umani dei migranti, dei lavoratori, dei richiedenti asilo o degli esseri umani tout court. Si tratta di una contestazione ben più profonda della nuova logica politica e morale “emergenziale” che legittima il ricorso allo “stato d’eccezione” sospendendo i diritti dello “straniero”. Quanto drammatica sia l'involuzione attuale è mostrato proprio dai significati che ha assunto oggi la categoria di “straniero”.
Il sistema giuridico e politico per la definizione del diritto di presenza sul territorio nazionale ha sempre mostrato dei limiti tangibili di fronte alla necessità di rispettare i diritti delle persone. Tuttavia, prima dell’involuzione attuale, i confini giuridici erano relativamente chiari, essendo determinati dalla definizione dei diritti di cittadinanza e del diritto di residenza. Oggi, invece, le nuove scelte politiche si fondano su un’indeterminatezza profonda nella definizione di “straniero”, dove è un generico “diverso” e “altro” ad essere preso di mira, un’indeterminatezza che lascia campo libero ad idee flessibili di “alterità”. A causa dell'indeterminatezza del principio di "pericolosità" dello straniero, è semplice giustificare ogni arbitrio, ogni persecuzione "legale" degli individui, ogni tipo di stigmatizzazione della marginalità sociale: come succede già negli sgomberi dei "campi nomadi", la loro "indigenza" costituisce già una ragione valida per considerarli dei potenziali criminali pericolosi.
Nel discorso pubblico e nelle scelte politiche sembrano sempre più sfumare le frontiere tra l’idea di “criminale” e di “immigrato irregolare”, ma anche tra questo e la categoria generica di “immigrato” e così di seguito fino al paradosso dei cittadini italiani che per origine, lingua, color di pelle o religione vengono comunque socialmente identificati come “stranieri”, “alieni”, "alloctoni”, “criminali potenziali”. La discriminazione tende ad accanirsi su gruppi che sono privi di potere economico, politico, mass-mediatico. La stigmatizzazione colpisce chi e'
privo di armi per affermarsi e raccontarsi nel circuito di chi perpetua la violenza.
In parte, dunque, la forma classica di discriminazione basata sulla “razza” o sulla “differenza culturale” viene così perpetuata in una società che si dichiarava vittoriosa sugli spettri dell’ ‘800 e del ‘900, al punto che il decreto prevede il ricorso a ciò che c’è di più “biologicamente” profondo, il DNA, per definire la “vera” identità delle persone.
La questione rom peraltro dimostra perfettamente l’indeterminatezza e discriminazione su cui si basano le politiche di cittadinanza ed accoglienza attuali. Infatti, i cosiddetti “nomadi” sono associati agli “immigrati” come vittime dei provvedimenti discriminatori quando per loro, in quanto nostri “concittadini” europei, dovrebbero vigere i trattati di cittadinanza dell’Unione Europea. È il progetto intero di un'Europa plurale aperta al mondo che qui muore e con esso la promessa della fine delle frontiere. Non esistono forse più i confini tra gli stati, ma delle nuove frontiere interne ai nostri paesi si sono diffuse per separare ovunque e in forma indeterminata il “noi” dallo “straniero” e dal “diverso”, fino ad una stigmatizzazione assurda della povertà e della marginalità sociale.
In questa indeterminatezza trovano facilmente spazio gli immaginari stregoneschi di un’orda di “mostri” pronta ad invaderci e a ferirci nella nostra “identità culturale” e nella nostra “sicurezza” e che giustificano ogni paura e ogni azione discriminatoria da parte del sindaco, del prefetto, del ministro o del cittadino comune di turno in difesa del proprio recinto, della propria città, della propria “Padania” o della propria “Nazione”. Quegli immaginari stregoneschi riescono bene a dissimulare le vere ragioni sociali che stanno alla base del nostro malessere e che non fanno altro che porre il debole contro il più debole, il povero contro il più povero.
Noi, gruppo di antropologhe e antropologii italiani, in nome di quella tradizione di ricerca che ci ha permesso di decostruire e rinnegare tutte le forme di razzismo, denunciamo lo scandalo di una nuova cultura egemonica che non tollera la diversità, che legittima la discriminazione e che stigmatizza la marginalità sociale invece di cercare di porvi rimedio riconoscendo le proprie responsabilità politiche e morali.

Invito

Capisco il vostro stato d'anima e la vostra rabbia al momento in cui qualcuno abbia scritto le righe che durante la lezione hanno causato la discussione. Capisco e condivido nello stesso tempo le preoccupazioni per una faccenda personale molto importante che causa un po' di dolore, di rabbia contro la sorte. Però vorrei invitarvi a pensare sul percorso fatto da molti dei nostri connazionali , dal momento del arrivo fino ad oggi quando GLI STESSI hanno aiutato e continuano ad aiutare le persone trovate in difficoltà (mi viene in mente il pranzo della Caritas , mi viene in mente qualche casa d'accoglienza dove sono ospitate le persone , la cena portata dai volontari alla Stazione).Pensando a questi aspetti credo che anche voi siete d'accordo con me quando dico di non parlare di tutti nello stesso modo , anche perché noi non siamo in grado di dare giudizi su un popolo o su una nazione ."Quello che a te non piace non farlo agli altri" dice un vecchio proverbio rumeno in qualle io mi fido molto e che lo rispetto e condivido.
Volevo solo riflettere insieme a voi su questi temi !

Playlist YouTutbe by Gabriel

Playlist di YouTube by Aurelia !!

La mappa dei PAAS e altro ancora ...


Visualizzazione ingrandita della mappa

Per la realizzazione di questa mappa si ringrazia Daniela Panariello. Se vuoi proporre di aggiungere il tuo ente o la tua associazione in questa mappa, contatta danielapanariello@gmail.com

Alla mappa è collegata un elenco di siti degli enti mappati.

Vedi anche la Miniguida per migranti a Firenze e dintorni.